CROSS – Una esperienza performativa

Da qualche anno si svolge sulle rive del Lago Maggiore un bel festival dell’arte performativa, ben organizzato da Antonella Cirigliano. Cross è una proposta culturale di grande qualità, oltre che una residenza d’artista che seleziona e produce nuovi progetti. Sono contento di essere coinvolto per la parte fotografica, mentre il mio amico Lucas McCall lo racconta con maestria attraverso l’immagine in movimento.

Che la cultura sia uno dei campi di investimento per creare economia è ormai acclarato, ma su un territorio come il nostro, che è terra di laghi e turismo, la cosa è davvero tangibile.

Dal punto di vista del fotografo raccontare l’arte performativa è interessante. Si tratta di comprendere le motivazioni e gli intenti delle opere per essere in grado di restituirne le atmosfere e i significati.

DSCF5557xws
Jacopo Jenna coreografo : Come as you are

Essere ritrattista mi aiuta molto in casi come questo. Credo infatti che l’abitudine e la dimestichezza nel racconto del sentire riducano di molto le difficoltà nell’entrare in sintonia con le scelte degli artisti.

Molto importanti sono alcuni fattori tecnici che qui vorrei condividere. Il primo punto è sicuramente la flessibilità nel decidere che attrezzatura usare e quale stile renda al meglio per accordarsi al progetto dei vari autori. Personalmente mi trovo molto bene con una doppia attrezzatura da ripresa che è composta dalla mia fedele camera Canon full frame, con ottiche luminose che coprono dal 24 al 200 mm.

Quest’anno l’ho affiancata ad una mirrorless (Fuji X-T20) leggera e performante. Questa si è rilevata insostituibile soprattutto in casi particolari, poiché i sensori di ultima generazione garantiscono qualità alle sensibilità più estreme. Inoltre, non producendo alcun rumore, non interferisce per nulla con l’atmosfera raccolta necessaria alla performance. E ancora,  aderendo come un guanto alla mia faccia, mi aiuta nella concentrazione e ben mi mimetizza.

01lu---1G0A9560ws
Art Project, del coreografo coreano Kim Bora, al Teatro Maggiore di Verbania – 1° Luglio 2018.
Benoit Lachambre
Benoit Lachambre  coreografo e performer canadese

Le immagini vanno poi postprodotte e rese disponibili alla stampa e alla diffusione web entro poche ore, in modo che ne venga assicurata la distribuzione il più celermente possibile.

28giu+1G0A9403
My  place, della performer Silvia Gribaudi – Lungolago di Cannobio – 28 Giugno 2018
Silvia Gribaudi
Silvia Gribaudi sul lungolago di Cannobio si esibisce nella performance A corpo libero.
Fassone
Roberto Fassone, ospite fedele della rassegna Cross.
Gironi-Garau
Sergio Garau e Francesca Gironi, già vincitori del Cross Award 2017, ritornano con una nuova performance al Teatro Maggiore di Verbania.

Un capitolo molto appassionante sono i concerti e le performance nelle piazze. Adoro entrare nel vivo delle rapresentazioni live, a stretto contatto con un pubblico  in gran parte richiamato dai nomi dei perfomer, ma spesso casuale, di passaggio, coinvolto e attirato dalla musica, dalle luci e dall’atmosfera che si crea improvvisamente in una piazza del lago. Perciò, io mi divido tra i palco e il pubblico, fondamentale coprotagonista delle serate.

Nina's Drag Queens
Nina’s Drag Queens, apprezzatissime protagoniste di una serata a Pallanza.
DSCF5384xws
Il pubblico assiste allo show delle Nina’s Drug Queens
mattatoio sospeso
Domodossola palcoscenico naturale per Mattatoio Sospeso, una tenera storia d’amore acrobatica con Les amants du ciel.
Riciclette
Le Riciclette (Nina, Francesca, Giulia, Dany e Fedora)

Una risposta a "CROSS – Una esperienza performativa"

Add yours

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Un sito WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: